Attorno a Don Armando Zappolini vi e’ stata una levata di scudi da parte di moltissimi personaggi politici dell’ area di sinistra sia provinciali che regionali. Con tutta probabilità la figura e l’ operato di Don Armando ha scatenato nei loro cuori una conversione velocissima al Cattolicesimo, conversioni tra le più veloci della storia. Potremo gridare quasi al miracolo! All’ appello mancano solo i centri sociali, e la sinistra più radicale, ma potrebbero anche loro rimanere folgorati per la via di Perignano…..
Se invece questa conversione non fosse attribuibile alle ultimissime ore ci sorge spontanea una domanda? Dove sono o dove sono stati questi politici quando a livello quotidiano si parla di principi NON NEGOZIABILI come: aborto, divorzio, eutanasia, unione tra omosessuali difesa della famiglia ecc. Semplicemente erano dall’ altra parte della barricata, cioè si battevano contro questi Sacri principi.
Molto facile e conveniente appoggiare un prete “ in comunione ideologica” per avere i tornaconti politici! Un enorme e crescente bacino elettorale grazie alla costante immigrazione. Perché a questo serve alla Sinistra l’ attribuzione di cittadinanza Italiana agli immigrati, a fargli ottenere la tessera elettorale da usare per colmare il vuoto di voti lasciato dal proletariato Italiano. L’ operario Italiano non vota più a Sinistra, ormai ha capito che per decenni è stato preso per il naso da una classe politica che lo ha illuso ed abbandonato; occorre quindi correre ai ripari e trovare nuove masse sulle quali esercitare pressioni psicologiche per poi ottenerne il voto, linfa vitale per chi ha fatto della politica il proprio core business. Ed eccoci agli immigrati, foraggiati negli ultimi anni con posti di lavoro e case popolari, per riconoscenza ma soprattutto per mantenersi i benefit ottenuti non potranno far altro che precipitarsi alle urne e mettere una X sul simbolo “Rosso” di turno, per la scelta giusta tanto saranno debitamente indirizzati. Alla Sinistra in fondo, degli Immigrati in quanto individui gliene frega ben poco. A loro poco importa delle loro storie personali, delle loro identità nazionali, della loro cultura e della loro Patria d’ origine, da buoni ex sovietici ragionano in termini di grandi numeri (proprio come perfetti liberal capitalisti). Non si curano di coloro che svendono i pochi risparmi di famiglia per attraversare l’ Africa nell’ illusione di trovare in Italia l’ Eldorado che potrebbe permettergli di mantenere in prosperità l’ intera famiglia in Patria, ma che invece si ritrovano catapultati in una realtà di miseria e sfruttamento poiché in Italia di oro c’è rimasto ben poco.
Tra il prelato e la politica è un matrimonio dove ognuno ha il proprio tornaconto; l’ uno riceve l’ ala protettrice delle innumerevoli sigle della sinistra e gli altri hanno un loro referente all’ interno della Chiesa il quale sdogana determinate tematiche in contrasto con la dottrina Cattolica,
ricordiamo che Don Armando si è prodigato per una scuola islamica in locali parrocchiali e
davanti agli studenti si è dichiarato favorevole all’ uso di droghe leggere.
Ci sono punti che per un cattolico sono indiscutibili e prioritari che vengono molto prima del concetto di accoglienza come la difesa della vita e la difesa della famiglia. E qui che la domanda sporge spontanea. Dove stavano i politici protettori di Don Armando quando, per restare a pochi chilometri di distanza, nell’ ospedale di Pontedera veniva sperimentata la pillola abortiva RU486, dove sono i politici cattolici difensori del parroco di Perignano, quando in tutti gli ospedali si assiste al genocidio dei figli dell’ Italia mediante la pratica abortiva? E Don armando dove stava, dove sta e dove starà quando a 10 km dalla sua parrocchia vengono quotidianamente assassinati piccoli innocenti? Da che parte stanno le sinistre e tutte le miriadi di associazioni satelliti davanti alla difesa della vita? Da che parte stanno quando si deve difendere la famiglia dagli innumerevoli attacchi; quando la si vuole parificare a coppie omosessuali? Lo sappiamo benissimo da che parte stanno!...Non importa dirlo.
Quindi don Armando non ha smosso i cuori di tali soggetti, è forse solo servito per abbracciare una determinata causa, quella di portare all’ interno di un edificio sacro la politica, o meglio la raccolta di firme per una certa area.
Don armando assetato di rilevanza mediatica, ci accompagnerà ogni Natale con le sue trovate poi lo ritroveremo nel periodo estivo a fare il pizzaiolo alla “ Festa de l’ Unità “ !
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