sabato 24 aprile 2010

POLITICA, una questione di TIFO CALCISTICO.

Ormai è palese. In Toscana avere simpatie politiche più o meno forti per un partito anzichè per un altro è pura questione di tifo di stile calcistico. Si tiene ad una squadra perchè ci piace il colore della maglia o perchè seguiamo l' esempio paterno, votiamo un partito perchè ha un bel logo o perchè è tradizione di famiglia. Solitamente ci si affeziona al club calcistico che, nel momento della nascita dell' interesse verso il calcio, è di fatto il club vincente del momento. Si diventava torinisti nel dopoguerra, juventini negli anni '80, milanisti negli anni ' 90, interisi oggi. La politica subisce la stessa sorte ma con l' unica differenza che la maglia ha lo stesso colore da 65 anni. Questione di ideali si potrebbe ribattere, forse decenni fa ma non oggi; oggi assistiamo a classi borghesi e liberal capitaliste sfoggiare con ferocia la falce e il martello. Propagandare il comunismo, almeno in privato, o non criticarlo apertamente come invece dall' altra sponda qualcuno fa con il fascismo. Come è possibile? Come è possibile che appartenenti a classi sociali annientate dal comunismo poi lo propongano come modello di vita? Accetterebbero di cedere allo Stato la totalità dei loro averi e di dividere in parti uguali i loro guadagni col resto del popolo? Neanche per idea. Anzi, spesse volte sono propio loro i più avidi custodi dell' istituzione della propietà privata, la propia. Oppure esiste la tradizione familiare, tra l' altro l'unica tradizione che concepiscono come tale, quella sì che va tramandata. Sono contro Berlusconi perchè dicono che rappresenta il "padrone" e poi votano Colanninno. Le distanze fra FORZA NUOVA e Berlusconi sono ormai siderali ma nonostante questo si deve ammettere che il Cavaliere questo aspetto della politica italiana lo aveva già intuito nel 1994, non a caso il parito lo chiamò "FORZA ITALIA".

La solita storia...

VENDITORI AFRICANI ABUSIVI ancora PADRONI DELLE CITTA’

Da “IL TIRRENO” cronaca di Pontedera del 26.06.09: “La storia si ripete ormai da molti mesi(…)la mattina-racconta un negoziante-ci sono più di 50 venditori. In passato ci sono state donne molestate (…)inseguono le persone fino a quando non si chiudono in macchina. C’è chi racconta di donne prese per un braccio nel tentativo di convincerle a fare un acquisto o anche per ottenere un euro.” Le lamentele dei commercianti:”questa zona è diventata invivibile;con tutti questi venditori ambulanti i nostri clienti sono dimezzati in quanto se prima si fermavano a bere un caffè,a comprare dei fiori,del pane … ora preferiscono cambiare zona per non dover scappare dagli ambulanti(qualcuno anche arrogante).I dipendenti dell’ospedale che prima parcheggiavano in piazza della Solidarietà ora preferiscono parcheggiare in via della Bianca evitando gli extracomunitari e spiacevoli sorpresine alle auto(graffi,eccetera)” Quasi un anno è passato e cosa è cambiato? Niente. Il problema è nuovamente diventato argomento di cronaca ed anche questa volta l’Italia si desta. Ci si accorge che a questa gente di integrazione e legalità non glie ne frega un fico secco. Vengono da terre dove domini o sei dominato e loro infatti qui dominano, con l’approvazione delle autorità politiche e il consenso dei cittadini ELETTORI; difatti a Pontedera hanno riconfermato ad ogni tornata elettorale la solita classe Partitica. Ormai è chiaro; in Toscana fin tanto che non arriveremo tutti ai livelli limite di Prato, continueremo ad autolesionarci votando sempre la stessa classe dirigente, vedendo bene poi di bestemmiare perché di questi immigrati non se ne può più. Chi si lamenta? Fate un bel giro in un circolo ARCI a caso, fra i “vecchi” tesserati.

lunedì 12 aprile 2010

Politiche Cascinesi,


ISTITUZIONI & CITTADINI : gara per esperti di viabilità.


Nel primo numero del 2010 del periodico del Comune di Cascina si assiste ad un’ avvincente gara a chi è più bravo in tema di viabilità. Nel paginone centrale infatti, quello dove i gruppi consiliari esprimono considerazioni e fanno il punto della situazione, di ben 6 gruppi fra maggioranza e opposizione, 5 esprimono la propia eleborata analisi in tema di viabilità comunale e provinciale con soluzioni più o meno interessanti. Niente di strano, rientra nei temi classici da trattare, solo che qualche cascinese potrebbe rimanere sorpreso dal fatto che nessuno si preoccupi di trattare temi un po’ più attuali tipo la crisi economica per niente rientrata o per quanto ancora Cascina continuerà a chiamarsi città del mobile, qualcosa sulle politiche sociali, sull’ ordine pubblico, niente, tutto bene. Se come veniva citato nel film “Jonny Stecchino” anche a Cascina il problema più grande è il traffico, siamo apposto. Segno evidente che non c’è crisi occupazionale, che tutti i Cascinesi hanno un tetto sopra la testa, nessuna preoccupazione per l’ ordine pubblico nonostante la cronaca ci dica tutto il contrario, scandali sessuali , al contrario del Lazio, non ne abbiamo e tutti felici. Una parentesi, in questo opuscolo si lamenta il fatto che l’ immigrazione a Cascina ha raggiunto quote modeste, circa il 6%. Menomale , visto che a questo 6% viene assegnato il 50% degli alloggi popolari, cosa potrà succedere al momento che aumenteranno, gli daremo le chiavi del Comune? Ora, che a Sinistra si voglia sviare sui problemi più sentiti dalla popolazione è comprensibile, lo fa anche Berlusconi al Governo Nazionale , ma l’ opposizione? Niente, nessuna opposizione degna di tale nome, solo una disputa su quali buche devono essere tappate e quanto ampio deve essere il raggio di certe rotatorie. Come se il punto debole di questa amministrazione fosse la cattiva capacità di gestire le arterie stradali comunali, non la assenza di politiche sociali volte a migliorare la vita dei cascinesi sempre più bistrattati e discriminati a vantaggio degli immigrati, non la non curanza nella gestione del territorio in tema di sicurezza, non la poca predisposizione al rilancio del tessuto economico locale. Niente di tutto questo. Da una forza di opposizione francamente ci si aspetta almeno un po’ di più. Fin tanto che l’ opposizione a Cascina sarà rappresentata da queste forze politiche, il PD e soci possono dormire sonni tranquilli. Per la cronaca, il sesto gruppo consiliare ha visto bene di pronunciarsi contro il crocefisso e a favore dell’ immigrazione.

venerdì 9 aprile 2010

SIA FATTO LARGO ai Non ITALIANI

In perfetta coerenza con l’ ideologia anti italiana e filo extracomunitaria marcata a più riprese dalla Sinistra italiana, il Comune di Pontedera , da sempre all’ avanguardia nel processo di de italianizzazione della parte di Italia a loro spettante, aggiunge un altro tassello all’ opera già ampiamente inoltrata e vicina al suo compimento finale. Una famiglia italiana composta da marito e moglie(eterosessuali) ed un figlio(naturale)di 2 anni, cacciati senza tanti complimenti da una casa popolare e messi in mezzo a una strada. Motivo? La famiglia che viveva in quella casa col nonno (assegnatario e deceduto di recente) da 25 anni non aveva però conseguito la residenza che 2 anni e mezzo fa, mentre per conseguire il diritto alla successione nell’ alloggio necessitava un periodo di residenza non inferiore ai 3 anni. Delega ? Eccezione? Eh no, la legge è legge risponde il Comune di Pontedera. “ Summum ius summa iniuria” avrebbero commentato gli antichi romani, padri del diritto. Ma noi non vogliamo dare certo lezioni di legge né tantomeno di giustizia sociale, ci mancherebbe. Ma una domanda la vogliamo fare, una non 10 come quelle a Berlusconi, una. Come mai quando si tratta di favorire gli immigrati per ottenere licenze commerciali, ottenere posti nei nido, nelle case popolari, si fanno le più impensabili eccezioni, proroghe e dilazioni, mentre se si tratta di aiutare una famiglia italiana in difficoltà si agisce in punta di diritto? L’ Italia sta attraversando un periodo di crisi economica devastante, siamo all’ inizio e non alla fine, lo Stato in tutte le sue espressioni dovrebbe impegnarsi ad aiutare gli italiani, invece ci fanno chiaramente vedere che la cosa più importante e fare in modo che quanti più immigrati possano venire in Italia, avere una casa, un lavoro e poter vivere nel benessere, in poche parole avere ciò che agli italiani è negato. FORZA NUOVA denuncia il completo stato di abbandono dei cittadini italiani, e rivendica la posizione di unica opposizione ad un sistema politico xenofilo e corrotto.