sabato 27 febbraio 2010

Terroristi KURDI in addestramento nel Pisano



Valdera
: dopo gli arresti dei militanti kurdi del PKK, le comunità della Toscana scendono in piazza a Pisa


Ieri Maxi-operazione di polizia in diversi città italiane ed europee. Perquisito un agriturismo in Valdera, quattro gli arresti. L'accusa riguarderebbe attività "per reperire risorse umane e logistiche per il PKK". Prevista per oggi alle 15:30 una manifestazione regionale delle comunità kurde, partenza da Piazza Sant'Antonio Pisa. Ieri un presidio di protesta sotto la Prefettura promosso dall'associazione culturale 'Kurdistan' di Ponsacco

All'alba di ieri, è stata realizzata una maxi un'operazione condotta dalla polizia e dall'Ucigos sulle colline pisane e, in contemporanea, in altre città d'Italia e d'Europa nei confronti di diversi cittadini stranieri soprattutto kurdi. Controlli sono stai effettuati nelle province di Treviso, Venezia, Modena, Udine, Pordenone, Milano e in altre città europee. Gli inquirenti hanno condotto delle indagini parallelamente in Italia e in Francia con il contributo delle strutture antiterrorismo di Germania, Belgio ed Olanda per "accertare l'operatività in Italia di una struttura di reclutamento incaricata di reperire in Europa risorse umane e logistiche da impiegare a favore del PKK"."L'operazione in corso da stamane - resa nota dal prefetto Stefano Berrettoni, Direttore centrale della polizia di prevenzione Ucigos - è la sintesi di un' indagine cominciata nel 2008. La presunta organizzazione operava secondo le indagini attraverso il reclutamento di giovanissimi curdi, tra cui molte donne che venivano avviati poi a corsi di addestramento in campi allestiti in Italia - quattro quelli individuati - e in altre parti d'Europa, specie in Francia. Uno di questi campi di reclutamento ed addestramento avrebbe avuto sede nell'agriturismo in Valdera".Quattro degli 11 arresti avvenuti sul territorio nazionale sono stati effettuati nel pisano, precisamente alla Tenuta Quarrata, in villa San Giorgio, nella località di Santo Pietro Belvedere, nel comune di Capannoli. A questi si aggiungono cinquanta fermi, condotti poi in Questura per gli interrogatori. Nella tenuta, secondo gli inquirenti, sarebbe avvenuto l'indottrinamento delle reclute poi inviate a sostenere la lotta del Pkk. Controlli e perquisizioni da parte delle forze di polizia sono avvenuti ieri all'alba anche nelle abitazioni civili di diversi cittadini kurdi che da anni vivono e lavorano tra Ponsacco e Pontedera.
Dopo essere state trasferite dalle loro case al commissariato di Pontedera, la reazione da parte della comunità kurda non si è però fatta attendere e così è stato indetto nel pomeriggio di ieri un presidio sotto la Prefettura di Pisa per protestare contro gli arresti e fermi e rivendicare i diritti del proprio popolo. “La Turchia - spiegano in una nota le Comunità kurde in Italia - ha avviato una campagna di criminalizzazione della popolazione kurda in Europa e di tutte le sue espressione associative che promuovono eventi e manifestazioni di carattere sociale e culturale. Riteniamo che l'operazione di polizia di questa mattina, che ha portato al fermo di diverse persone, rientri in quest'ottica e che l'unico obbiettivo che si tenta di perseguire attraverso ciò, non sia altro che attaccare con forza il diritto del popolo kurdo di auto-organizzarsi". Nel corso del presidio cui hanno partecipato circa una sessantina di persone una delegazione della comunità kurda della Valdera è stata ricevuta dal Prefetto e dal Questore. Nel corso dell'incontro è stato confermato da parte della autorità che i circa 50 cittadini kurdi in stato di fermo sarebbero stati rilasciati entro la sera di ieri. Ma la mobilitazione da parte dei kurdi della Toscana non finisce qui. E' infatti convocata per oggi, sabato 27 febbraio, una manifestazione regionale a Pisa di tutte le comunità kurde. Il corteo partirà alle 15:30 da Piazza San Antonio, attraverserà Corso Italia e si concluderà alla Logge dei Banchi, sotto il Comune di Pisa.

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In Italia continua ad esserci chi ritiene di non dover essere neanche inquisito solo per appartenenza ,sia essa politica, etnica, religiosa. Questi signori Kurdi neanche un anno fa ci hanno martellato le orecchie di Domenica mattina con i loro proclami nel corso di una marcia su Pisa, partendo dalla Valdera, passando per Calcinaia e Cascina. Tale marcia fu indetta per richiedere la liberazione del loro capo politico, Ocalan. Ecco chi è Abdullah Öcalan, detto Apo (Ömerli, 4 aprile 1948): leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Partîya Karkerén Kurdîstan o PKK).
Dopo essere stato catturato a
Nairobi il 15 febbraio 1999, è stato condannato il 29 giugno 1999 per attività separatista armata, considerata come terrorismo dalla Turchia, Stati Uniti e Unione europea. La pena è stata commutata in ergastolo nel 2002 allorché la Turchia ha abolito la pena di morte. Da allora è l'unico detenuto dell'isola-prigione di İmralı.

Poi ci meravigliamo se dei Kurdi vengono indagati e arrestati per terrorismo ?!

A Pisa si sa, i terroristi trovano terreno fertile, dopo le BR adesso ci mancava il PKK !

venerdì 19 febbraio 2010

PISA, P.za della Berlina.


Rissa, quattro feriti, uno è grave
Ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale pisano a seguito di un colpo alla gola, non correrebbe pericolo di vita

Quattro persone, tutte di origine tunisina, sono rimaste ferite, di cui una in modo grave, nella notte tra sabato e domenica durante una rissa in piazza della Berlina. Uno di loro si trova ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale pisano a seguito di un colpo alla gola, anche se non correrebbe pericolo di vita. Ferite lievi invece per gli altri tre che sono stati medicati al pronto soccorso.
La polizia sta ricostruendo i fatti e al momento non è chiaro quale sia stata la scintilla che ha innescato la violenza: di sicuro, poco dopo l'una, la rissa ha coinvolto un gruppo di 7-8 persone, che si sono affrontate e ferite con i cocci di bottiglia. Da chiarire ancora le cause che hanno scatenato la rissa: le ipotesi degli investigatori parlano di futili motivi legati all'eccessivo consumo di alcolici.
"Dobbiamo reagire. E' un fatto che preoccupa, non il primo. Ma non va confuso con altre vicende, quale quella di Milano, che purtroppo hanno ben altro segno". Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi interviene in merito alla rissa. "Si tratta di risse dovute spesso al consumo smodato di alcol - ha spiegato Filippeschi. Faccio appello agli esercenti delle zone più sensibili, perché sugli orari di chiusura e sulle somministrazioni si rispettino con scrupolo le leggi e i patti che sono stati sottoscritti. La città chiede che sia rispettata la convivenza anche la notte".

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...ma certo Sindaco, gli IMMIGRATI non c' entrano niente, COLPA di chi gli ha venduto l' alcool... vero !?

giovedì 11 febbraio 2010

a PONTEDERA


FOIBE, tragedia di serie B

Il Comune di Pontedera ha fatto passare, vergognosamente, in sordina la giornata del 10 Febbraio ove dovevano essere ricordati migliaia di Italiani gettati nelle foibe, anche a guerra terminata, dai partigiani comunisti guidati dal criminale maresciallo Tito.
Forza Nuova, come ogni anno, ha ricordato i nostri connazionali caduti per mano comunista.
Nessuna manifestazione, nessuna iniziativa pubblica, però, ha preso la Pubblica Amministrazione per ricordare gli Italiani infoibati.
Il nostro Sindaco, subito pronto ad emettere comunicati per condannare un innocuo manifesto apparso sui muri della città, si è, però, contraddistinto nel negare una sala, dallo stesso concessa alcun giorni prima, ad una associazione, così cedendo alle pressioni di una esigua minoranza rumorosa ed anacronistica che, in aperta violazione della legge, aveva occupato la sala stessa.
Ci chiediamo se il Sindaco segnalerà alla autorità giudiziaria, così come fatto con i manifesti, coloro che hanno occupato illegittimamente la sala ed hanno dato vita ad un corteo non autorizzato per le vie del centro.
Se così non fosse avremo la certezza che il concetto di democrazia, di cui i nostri amministratori si dichiarano paladini, non può trovare diritto di appartenenza nella nostra Città.

Forza Nuova Pisa

venerdì 5 febbraio 2010


CASCINA -In questi giorni Cascina è stata teatro di un episodio a dir poco squallido, il presunto scandalo che ha visto coinvolto un assessore cascinese e una donna che da 14 anni vive con la propria famiglia , 3 bambini piccoli, nelle case minime a Cascina, 40 mq dove manca tutto e che da 10 anni si vede promettere dal Comune una casa popolare mai arrivata. Questo assessore pare abbia più volte fatto avances sessuali alla donna in cambio di una rivisitazione del punteggio della graduatoria, ma arriva anche la proposta di girare un film porno con degli sconosciuti, pare che lei abbia registrato il tutto e che non sia la sola ad aver subito tali ricatti. Per il momento vogliamo stendere un pietosissimo velo sulla vicenda che se risultasse vera metterebbe in risalto la degenerazione della società cascinese in piena sintonia con quella nazionale, si è per decenni oscurato valori come Dio, Patria, Famiglia e questi sono i risultati. Questi risultati mettono in evidenza una cosa ancor più scandalosa, la considerazione che la pubblica amministrazione e certi partiti hanno dei cittadini italiani, costretti a mendicare un alloggio popolare quando agli immigrati vengono concessi con estrema facilità, senza considerare gli altri benefit che gli italiani si sognano, posti di lavoro nelle aziende municipalizzate, primi posti nei nido , rimborsi vari (medicine, scarpe,vestiti ecc..). Parte della popolazione italiana di Cascina si ritrova a vivere in condizioni che se fossero stati zingari o extracomunitari non si sarebbe esitato a dire penose e inaccettabili. Ma adesso interessa il sex-gate e non lo squallore al quale è destinato il proletariato italo cascinese, sì , d’ ora in poi si dovrà fare questa distinzione poiché ci sono proletari e proletari. Quelli non italiani, ai quali tutto deve esser concesso in virtù dell’obbligo all’ integrazione, quelli italiani i quali sono costretti a prostituirsi per un tetto un po’ più che minimo sulla testa.

Forza Nuova Cascina

giovedì 4 febbraio 2010

TERREMOTO POLITICO


CASCINA - Assessore alle politiche sociali e alla edilizia residenziale pubblica sotto inchiesta per CONCUSSIONE. Avrebbe usato la sua posizione di amministratore pubblico per ricevere dei favori personali, la presunta vittima una donna residente in una casa popolare, l' accusato R.L. 63 anni esponente del Partito dei Comunisti Italiani (PDCI). Con un bliz in Comune i Carabinieri hanno prelevato R.L. e lo hanno sottoposto ad un lungo interrogatorio, perquisita anche l' abitazione personale. Interpellato anche il Sindaco che, decisamente colto di sorpresa come sicuramente molti altri cascinesi, non si pronuncia sul caso. Ma R.L. pare si sia dichiarato pronto alle dimissioni. Non ci possiamo credere, un comunista coinvolto in un caso di concussione !! Non è possibile, quasi come Berlusconi ?! Ma come, loro così integerrimi da sentirsi in diritto di accusare tutti e sputare sentenze prima ancora che vengano celebrati i processi, loro che hanno fatto dell' antifascismo il lasciapassare per il paradiso dei politici, loro incorruttibili difensori della costituzione rebupplicana, non è possibile...vedrete.

CONTRAFFAZIONE


CASCINA - In una operazione i Carabinieri arrestano 14 extracomunitari perchè trovati in possesso, nelle loro abitazioni, di merce contraffatta. Solo 14, mentre quelli assiepati alle fermate dell' autobus o nelle stazioni ferroviarie con i borsoni pieni, che tipo di merce trasportano ?!