venerdì 5 febbraio 2010


CASCINA -In questi giorni Cascina è stata teatro di un episodio a dir poco squallido, il presunto scandalo che ha visto coinvolto un assessore cascinese e una donna che da 14 anni vive con la propria famiglia , 3 bambini piccoli, nelle case minime a Cascina, 40 mq dove manca tutto e che da 10 anni si vede promettere dal Comune una casa popolare mai arrivata. Questo assessore pare abbia più volte fatto avances sessuali alla donna in cambio di una rivisitazione del punteggio della graduatoria, ma arriva anche la proposta di girare un film porno con degli sconosciuti, pare che lei abbia registrato il tutto e che non sia la sola ad aver subito tali ricatti. Per il momento vogliamo stendere un pietosissimo velo sulla vicenda che se risultasse vera metterebbe in risalto la degenerazione della società cascinese in piena sintonia con quella nazionale, si è per decenni oscurato valori come Dio, Patria, Famiglia e questi sono i risultati. Questi risultati mettono in evidenza una cosa ancor più scandalosa, la considerazione che la pubblica amministrazione e certi partiti hanno dei cittadini italiani, costretti a mendicare un alloggio popolare quando agli immigrati vengono concessi con estrema facilità, senza considerare gli altri benefit che gli italiani si sognano, posti di lavoro nelle aziende municipalizzate, primi posti nei nido , rimborsi vari (medicine, scarpe,vestiti ecc..). Parte della popolazione italiana di Cascina si ritrova a vivere in condizioni che se fossero stati zingari o extracomunitari non si sarebbe esitato a dire penose e inaccettabili. Ma adesso interessa il sex-gate e non lo squallore al quale è destinato il proletariato italo cascinese, sì , d’ ora in poi si dovrà fare questa distinzione poiché ci sono proletari e proletari. Quelli non italiani, ai quali tutto deve esser concesso in virtù dell’obbligo all’ integrazione, quelli italiani i quali sono costretti a prostituirsi per un tetto un po’ più che minimo sulla testa.

Forza Nuova Cascina