venerdì 14 gennaio 2011


Voce a chi vuol togliersi una pietra dalla scarpa


L a vicenda MIRAFIORI sta monopolizzando l’ attenzione mediatica di questi giorni. Ferma restando la nostra linea a proposito, vogliamo di seguito dare voce a chi, in dissenso con quanto sentito i questi giorni ma a ragion veduta, ha qualcosa da dire. Ciò che di seguito verrà esposto è quanto a noi riferito da un nostro militante.

“ E’ vero che il liberal capitalismo sta rendendo la classe lavoratrice asservita e schiava e che la vicenda MIRAFIORI è l’ ennesima dimostrazione che Marchionne non vede l’ ora di delocalizzare, è vero che la FIAT andrebbe nazionalizzata visti i soldi presi in tutti questi anni da noi lavoratori, ma a me viene da fare un ragionamento che va un po’ al di fuori di questo dibattito. La grande industria assorbe circa il 20% della forza lavoro, il resto è impiegato nelle piccole e medie attività come quelle artigiane ad esempio. In queste zone (Pisa e Livorno n.d.r.) abbiamo alcune grandi industrie Piaggio in testa e moltissime aziende artigiane. Non ho chiaramente letto l’ accordo che gli operai FIAT andranno a valutare e credo neanche loro, mi baso sulle informazioni trapelate dai media. 120 ore annue di straordinario obbligatorio, le pause passano da 15 a 10 min ogni ora, mensa a fine turno,il tutto ripagato con un piccolo aumento in busta paga. Sciopero vietato se questo è in riferimento agli accordi firmati. Nessuna rappresentanza sindacale per le associazioni che non firmano l’ accordo.


Parliamo un po’ allora del mio caso personale che rispecchia credo, molti altri lavoratori, almeno dalle nostre parti. Straordinario obbligatorio con una media in 15 anni continuativi di 220 ore all’ anno, nessuna pausa, niente mensa il che significa che si andava a mangiare a casa, tempo 1 ora 1 ora e 30 a seconda della ditta; tempo che si andava ad aggiungere all’ orario di lavoro che diventava così di 10/10.5 ore in totale. Sciopero? Non è concepito, i sindacati poi gli ho visti 2 volte in 15 anni; una volta per sparlare di Berlusconi e venderci le tessere e lo scorso anno per gestire la crisi aziendale che ha portato al mio licenziamento e a quello di un’ altra decina di colleghi. In quest’ ultima situazione i sindacati hanno dimostrato la loro natura che comunque già conoscevo, servi. A loro interessano solo le tessere e sfruttare ogni vertenza sindacale per accrescere il loro peso politico e di conseguenza rafforzare la loro posizione, soprattutto quella economica. Nella nostra vertenza sindacale hanno fatto più danni della grandine, se ne fossero stati a casa avremmo ottenuto sicuramente di più, quei maledetti, e quando gli ho rinfacciato questo il delegato CGIL cosa ha avuto il coraggio di dire !?! <> chiedo io; risposta <>. Non ce stata la rissa solo perché la compagna sindacalista era una donna. Compagno lavoratore mi chiamava… le ho detto prima di incazzarmi come una belva. Episodio a parte, che però svela di che pasta sono fatti quelli che si ergono a paladini dei lavoratori; continuiamo con la lista, altro che quella di Fazio e Saviano, noi non abbiamo cassa integrazione, non abbiamo mobilità. Prendi la Piaggio che da lavoro a molte botteghe artigiane, se la Piaggio mette in cassa integrazione per troppo tempo, un’ azienda dell’ indotto rischia di chiudere o di sicuro saltano posti di lavoro, cosa già successa; ma di questi operai non se ne occupa nessuno, non fanno cumulo di tessere.


Vogliamo parlare poi di soldi ? 9 ore al giorno per un lavoro considerato nocivo e con tanto di indennità mensile. 1150 €. Un’ operaio della Piaggio del turno centrale prende di più anche se non di molto e in 8 ore alle quali devi togliere 30 min di pausa mensa e credo 10 min ogni ora. Al nostro confronto sono dei privilegiati!! O no ?! Aspetta, loro devono rispettare la produzione, fatta quella hanno assolto il loro dovere. Stando a quanto detto dai diretti interessati, il tempo basta e avanza, e i ritmi sono sostenibilissimi. Come da noi, con l’ avvoltoio del capo operaio dall’ inizio alla fine a rompere i c…….!! In fabbrica , in bagno puoi andare quando e quanto vuoi, basta che alla fine della giornata fai la produzione, dico questo perché ho sentito in tv un giovane di 24 anni lamentarsi perché dice che in 10 min. non ha neanche il tempo di andare a pisciare come ha detto lui. Questo ha anche detto che 8 ore di fila senza mangiare non si può stare. Giusto, anzi ovvio ed è per questo che noi abbiamo sempre mangiato durante il lavoro, sul pezzo e in meno di 5 min. Dice questo giovane che il lavoro in linea a montare le auto magari non è troppo faticoso ma è alienante. E’ alienante, lo farei andare un paio di giorni in concia per vedere se è alienante o a fare il facchino e vedere se preferisce assemblare pezzi di autovettura anziché sgropponarsi dalla mattina alla sera senza pause, mense, sindacati e vari. Ma il rinnovo del contratto? Ne vogliamo parlare? Questi fanno lo sciopero nazionale perché magari da 2 anni non rinnovano il contratto, i nostri sono fermi non si sa a quale era. Non parliamo poi di assenteismo. C’è gente, e ce n’è tanta, che dice o meglio diceva<> per dire che andava al mare o in montagna. E’ proprio vero, in Italia ci sono lavoratori di serie A-B-C-D. Statali e parastatali, grande industria, piccola e media impresa, precari non statali. Come per il calcio conta la serie A e la B per gli altri il pane secco. In questo momento l’ operaio non ha potere contrattuale, è la triste realtà o bere o affogare. Sappiamo benissimo che le crisi economico finanziarie sono pilotate proprio per questo, per lucrare sulle classi più deboli. Storia vecchia, il coltello dalla parte del manico non l’ abbiamo noi. Ma l’ operaio dovrebbe avere un minimo di solidarietà di corpo e rendersi conto quando si trova a ricoprire posizioni che altri come loro neanche si sognano. E questi altri sono amici e parenti che anziché lavorare in Piaggio o in FIAT lavorano nell’ officina di paese e che se va bene, in fondo al mese riscuotono. Gente che le peggiori condizioni di un operaio in Fiat nemmeno se le sogna. Questo è un groppo in gola che ho da anni e oggi , che a 36 anni mi ritrovo disoccupato senza cassa integrazione o mobilità, sorbirmi la disputa Fiat un po’ mi insulta e assicuro non solo a me.”

VIGILI AGGREDITI A Cascina


Dalle pagine web de "il Tirreno" apprendiamo che 6 vigili del Comune di Cascina hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso a seguito di un' aggressione subita ad opera di un gruppo di giovani. La scintilla un petardo che uno di questi avrebbe fatto esplodere in pieno centro, all' ovvia richiesta di spiegazioni da parte di un agente della polizia locale, la rissa. Si attendono notize specifiche.


Queste a noi bastano. Bastano per denunciare, per l' ennesima volta, lo stato di anarchia regnante nella società italiana. Ogniuno fa ciò che vuole, la legge la rispettino gli altri e in questo la classe dirigente la fa da gran maestro. Un presidente del Consiglio dell' anteguerra diceva: " LIBERTA' SENZA ORDINE E DISCIPLINA SIGNIFICA DISSOLUZIONE E CATASTROFE". Dalla fine della guerra (2 guerra mondiale) in poi si è invece voluto far passare il messaggio " PROIBITO PROIBIRE ". Questi i risultati. Non si lamentino i padri se i figli si rivoltano. Agiscono in base all' educazione che loro gli hanno dato.


Non riconoscono le parole gerarchia, autorità, legge, sacrificio, morale. I padri non le hanno insegnate, i figli dimostrano le conseguenze di questa omissione.