sabato 22 maggio 2010

Solidarietà a Filippeschi e alla Città di Pisa

Ciò che è accaduto in questi giorni in relazione alla questione di via Marsala è emblematico. Questa è l’ Italia. Le famiglie cosiddette bisognose in questione non sono niente altro che il prodotto di una insensata politica sociale messa in atto soprattutto dalla giunta capeggiata da Filippeschi. Dare tutto il possibile a chi non è italiano, tollerare le intemperanze delle associazioni di sinistra. La situazione è molto chiara; da una parte delle famiglie composte al 90% da immigrati che già ricevono sostanziosi aiuti economici(circa 500€ di contributo affitto) ma che non paghe, pretendono di avere il diritto di risiedere gratis in una casa non propria e senza il permesso del legittimo proprietario, della serie dai loro un dito che si prendono il braccio. Dall’ altra un gruppo di squadristi Rossi che, visto il lassismo delle istituzioni nei confronti delle loro intemperanze, dettano legge. Un centinaio di figli di papà annoiati che si possono permettere il lusso di organizzare cortei e manifestazioni non autorizzate, bloccare un’ arteria stradale fondamentale come la Tosco Romagnola con i conseguenti disagi per la popolazione, far mobilitare reparti della Polizia di Stato, fomentare l’ aggressione nei confronti del Sindaco di Pisa, rimanere impuniti e continuare ad avere mano libera. Sorge anche un sospetto molto fondato, avrebbero fatto altrettanto se al posto di quelle famiglie di immigrati si fossero trovate delle famiglie pisane? La risposta è no. Molte famiglie pisane versano in condizioni anche peggiori ma non attraggono l’ attenzione di questi sedicenti giustizieri sociali né tantomeno delle istituzioni. L’ aggressione ai danni del Sindaco Marco Filippeschi è inqualificabile e inaccettabile per una città civile e fin troppo tollerante come Pisa. FORZA NUOVA PISA esprime massima solidarietà al primo cittadino di Pisa ma anche a tutta la città che è costretta ad essere sottomessa al volere di tutti coloro che si sentono al di sopra della legge.