giovedì 29 ottobre 2009




INARRESTABILE FINI - FOLLIA


ANCORA VERGOGNOSAMENTE A FAVORE DEL VOTO AGLI IMMIGRATI


MENTRE ASSISTIAMO AL DILAGARE DI VIOLENZA, DROGA E PROSTITIZIONE


ED ALLA CONCESSIONE DI PRIVILEGI SCONOSCIUTI AGLI ITALIANI


(NEGLI ASILI, NELLE CASE POPOLARI, NELL'AVVIO DI ATTIVITA' E NELL'ASSISTENZA)
E QUESTI DOVREBBERO DECIDERE IL NOSTRO DESTINO?


VOGLIAMO UNA POLITICA DEMOGRAFICA A FAVORE SOLO DELLE FAMIGLIE ITALIANE


GRAZIE On. Gianfranco FINI per essere riuscito a non rappresentare più nessuno dei tuoi elettori

domenica 25 ottobre 2009

" Quelli che... vanno in via Traversagna "


LA MODA DEL TRANS

Negli ultimi anni la moda dell’ omosessualità esibita è diventata un fenomeno inarrestabile. L’esibizione della condizione omosessuale è ormai un fenomeno di costume largamente diffuso, quello che un tempo era definito “ il vizietto “ oggi è tendenza; da diffondere e quanto prima promuovere con “leggi speciali”. Omofobia ? Delirio ? Reminiscenza Comunista ? No; semplice analisi pragmatica della realtà. Ma stimoliamo un poco la riflessione, quanti personaggi televisivi più o meno famosi sono dichiaratamente e visibilmente omosessuali, alcuni esempi: A. Signorini (che è anche direttore di un periodico), Platinette, Cecchi Paone, Vladimir Luxuria(ex deputato) , Astrologi ed “esperti” di moda, ospiti fissi nella trasmissione FORUM , in quelle della Domenica pomeriggio,della tarda serata(Chiambretti Night), concorrenti nei reality show più seguiti (Amici e Grande Fratello), nelle pubblicità (vedi quella di un famoso detersivo liquido)pensate poi al più famoso degli agenti di personaggi TV (L.Mora), nelle fiction(l’attuale commissario nel “Distretto di Polizia” è un personaggio gay)per non considerare tutti i film proposti di recente con storie di omosessualità… facciamo prima ad elencare dove NON vengono esposti e proposti modelli omosessuali. La televisione e il cinema non sono che la cassa di risonanza ed il manifesto politico di un movimento radicato nelle sfere più alte della società italiana, dite di no!?! Sempre per invitare alla riflessione: Lapo E. viene beccato in un festino a base di coca e trans, quasi ci lascia le penne; il portavoce dell’ allora Presidente del Consiglio(Prodi) tale Sircana,viene beccato a gironzolare con la sua auto in mezzo ai trans ed immortalato in una foto, il Governatore della Regione Puglia è gay e da sempre è alfiere della comunità omosessuale, il Governatore della Regione Lazio di recente beccato con un trans, questo signore prima conduceva “Mi manda Rai 3” ricordate no!? Ora capite il perché di tutta questa attenzione verso i problemi degli omosessuali, capite perché ben presto approveranno una legge che li metterà al di sopra dei cittadini comuni inserendo lo stato di omosessualità come scudo; sono bastate un paio di aggressioni a persone risultate poi omosessuali a destare allarme e a far richiedere con forza l’istituzione di una legge speciale che tuteli tutti quanti siano omosessuali; ma le donne, i bambini, gli anziani; loro sono quindi meno importanti e necessitano meno tutela ? Quanti atti di brutale violenza vengono QUOTIDIANAMENTE commessi ai loro danni ? Non si dovrebbe piuttosto pensare ad inasprire e rendere certe le pene nei confronti di quanti commettono certi reati? Quanti moralizzatori e filosofi ci vogliono spiegare quanto sia bello ed evoluto il valore dell’omosessualità. Porci, corrotti, vili esseri umani che hanno nel potere a loro disposizione un’autentica arma di distruzione di massa, essi hanno plasmato la società a propria immagine e somiglianza deridendo e soppiantando i valori che da millenni sono stati la base della nazione; DIO, PATRIA, FAMIGLIA. Abbandonando questi valori l’ ITALIA si è incamminata verso un’ inesorabile declino, senza di essi sarà impossibile risorgere e riprendere il posto che ci spetta nel panorama mondiale. DIO, PATRIA, FAMIGLIA; questi i valori da difendere.

domenica 18 ottobre 2009

sussulto di dignità dei toscani


FINI a Pisa, ma il PDL è assente.


Con un sussulto di dignità il PDL toscano ignora la visita del nr. 2 del partito. Nell' auditorium del Polo Carmignani presente solo il consigliere comunale Balzi il quale risponde così quando un giornalista de "il Tirreno" chiede spiegazioni su questa assenza di massa: "Forse è da imputare al fatto che Fini, di recente, rilasci dichiarazioni che non sono molto condivise dal partito". Che il Preidente della Camera non sia per così dire in linea con il partito non è storia nuova, che si possa supporre che questi si adoperi per sostituire Berlusconi pure; ma che invece siano solo le recenti dichiarazioni ad aver dato fastidio al PDL toscano lasciano un attimo perplessi. Sappiamo benissimo che il PDL è un listone elettorale costituitosi per affrontare le elezioni e che per ovvie ragioni si fonda su una serie di compromessi ideologici, rimane forse da stabilire i limiti di tali compromessi visto che a giudicare dalle mutevoli posizioni dell'erede al trono del partito gli aderenti a codesto listone rischiano di ritrovarsi schierati con forze politiche notoriamente avverse. Rimane molto difficile credere che i militanti di un partito dove G.Fini è il n.2 non ne accettino e non ne avallino le prese di posizione, il fatto che l'onorevole abbia preso una deriva filocomunista è arcinoto. Chi definendosi " di Destra " vota PDL si gusti l'ultima perla di G.Fini in questo stralcio di articolo di C.Venturini("il Tirreno") : - Si deve poi ripensare anche al concetto di patria. "La patria - spiega il presidente della camera - è definita come terra dei padri ma allora il giocatore Mario Balotelli che veste la casacca della Nazionale, che parla in stretto bergamasco, non potrebbe rivolgersi all'Italia come patria perchè non è la terra dei suoi padri". Fini si riferisce alla necessità di un cambiamento del concetto di patria, un cambiamento che sembra imposto dai mutamenti della nostra società sempre più multietnica e multiculturale e che necessita di nuove regole per dare la cittadinaza agli stranieri. - In un partito serio chi prende posizioni contro la linea politica viene messo in discussione e se necessario espulso (vedi recente caso On. Binetti del PD), evidentemente nel PDL l' unica linea politica è quella che conduce alla Poltrona la cui comodità rende più accettabili le dichiarazioni dell' On. Fini.

venerdì 16 ottobre 2009

La censura "sovietica" della Rebubblica Italiana

QUEL TERREMOTO "POLITICAMENTE NON CORRETTO"
Strane dimenticanze: di Filippo Giannini

Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti né colorite politiche riguardo a chi ha avuto responsabilità. Bisogna vedere come sia potuto accadere che non siano state attivate indispensabili norme, che erano state tradotte in legge e chiedersi come non siano scattati necessaricontrolli". Sono parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parole apparentemente condivisibili. Ma sono parole e i fatti dimostreranno, una volta ancora che, individuati i colpevoli di un così grave danno, cioè coloro che non hanno attivato quelle norme che erano state tradotte in legge, costoro, con marchingegni e raggiri riusciranno a farla franca. Come ultima eventualità potranno godere di un più che certo nuovo indulto o amnistia. L'uno e l'altra tanto comuni in questo Paese dei diritti e della libertà.Credo di essere una persona equilibrata, pertanto voglio riconoscere che nelcaso del funesto terremoto che ha sconquassato l'Abruzzo, gli interventi sono stati tempestivi ed efficaci.Ripeto, sono una persona equilibrata, ma molto scettico sulle capacità edonestà della classe dirigente scaturita dalla liberazione, di conseguenza ritengo che gli interventi sopra indicati non siano altro che la ripetizione(e questo sarebbe già cosa apprezzabile) di quanto si verificò a seguito di quel terremoto avvenuto alcuni decenni fa, terremoto non politicamente corretto.Ci avete fatto caso che i mezzi di informazione hanno ricordato i principalisismi che si sono verificati nel secolo scorso, partendo proprio da quelloche interessò Messina e Reggio Calabria nel 1908, la Sicilia 1967, l'Irpinia1980, l'Umbria 1997, ma hanno dimenticato quello del 1930. Perché?Provo a rispondere. Prima di affrontare il tema debbo parlare di me, ma brevemente, non vi preoccupate, e poi siano i lettori a giudicare sul"perché?". Ho lavorato diversi anni all'estero, ma nel mio pendolare mi trovai inItalia nel 1980, proprio nell'anno del terremoto che devastò l'Irpinia. Nelle ore immediatamente successive al tragico evento, ascoltavo le ultimenotizie alla radio e fui colpito da una stranezza: un contadino del luogo che stava rispondendo alle domande di un intervistatore, raccontava di aver avuto la casa completamente distrutta e, cosa ancor più grave, di aver perso una figlia. Alle insistenti domande del giornalista, il pover'uomo rispondeva che tutto il paese era stato raso al suolo, ma le uniche case che avevano resistito al sisma erano quelle costruite a seguito del terremotodel 1930. A questo punto il contatto si interruppe, ma in modo così maldestro da convincermi che era cosa voluta. 1930? Un terremoto? Non ne sapevo niente. Incuriosito volli indagare e scoprii cose turche, turchissime.Prima di addentrarmi ancora nel discorso, chiedo venia perché questo argomento fu da me trattato in altra occasione e per alcuni lettori potrei sembrare ripetitivo.Ecco dunque i fatti, ricordando che stiamo trattando di un avvenimento accaduto quasi ottanta anni fa, quando le attrezzature tecniche non erano così sofisticate come quelle di oggi.La notte del 23 luglio 1930 uno dei terremoti più devastanti (6,5° ScalaRichter) che la nostra storia ricordi (1.500/2.000 morti) colpì vaste aree della Campania, della Lucania e del Subappennino pugliese: all'incirca,cioè, quelle stesse regioni colpite dal sisma del novembre 1980 (6° ScalaRichter).Mussolini, appena conosciuta la notizia, convocò il Ministro dei LavoriPubblici Araldo Di Crollalanza, certamente uno dei più prestigiosi componenti del Governo di allora e gli affidò l'opera di soccorso e di ricostruzione.Araldo Di Crollalanza, in base alle disposizioni ricevute e giovandosi del RDL del 9 dicembre 1926 e alle successive norme tecniche del 13 marzo 1927(ecco come è nata la Protezione Civile), norme che prevedevano la concentrazione di tutte le competenze operative, nei casi di catastrofe, nel Ministero dei Lavori Pubblici, il Ministro fece effettuare, nel giro di pochissime ore, il trasferimento di tutti gli uffici del Genio Civile, del personale tecnico, nella zona sinistrata, così come era previsto dal piano di intervento e dalle tabelle di mobilitazione che venivano periodicamente aggiornate.Secondo le disposizioni di legge, sopra ricordate, nella stazione di Roma,su un binario morto, era sempre in sosta un treno speciale, completo di materiale di pronto intervento, munito di apparecchiature per demolizioni equant'altro necessario per provvedere alle prime esigenze di soccorso e di assistenza alle popolazioni sinistrate. Sul treno presero posto il Ministro,i tecnici e tutto il personale necessario. Destinazione: l'epicentro della catastrofe.Naturalmente, come era uso in quei tempi, per tutto il periodo della ricostruzione, Araldo Di Crollalanza non si allontanò mai dalla zona sinistrata, adattandosi a dormire in una vettura del treno speciale che si spostava, con il relativo ufficio tecnico da una stazione all'altra perseguire direttamente le opere di ricostruzione.C'è la testimonianza di un giovane di allora, il signor Liberato Iannantuonidi Meda (Mi) che ricorda: "Nella notte del 23 luglio 1930, il terremoto distrusse alcuni centri della zona ai limiti della Puglia con la Lucania e l'avellinese,in particolare Melfi, Anzano di Puglia, Macedonia. Proprio tra le macerie diquesto borgo, all'indomani del terribile sisma, molte personalità del tempo accorsero turbate da tanta straziante rovina, fra le quali il Ministro deiLavori Pubblici Araldo Di Crollalanza. Avevo allora 22 anni, unitamente ad altri giovani fummo comandati allo sgombero delle macerie. Ecco perché conobbi da vicino Crollalanza; si trattenne un po' con noi con la serena eferma parola di incitamento al dovere; restò per me l'uomo indimenticabileper i fatti che seguirono. Tutto quello che il sisma distrusse nell'estate1930, l'anno nuovo vide non più macerie, ma ridenti case coloniche ed altre magnifiche costruzioni con servizi adeguati alle esigenze della gente delluogo. Moderne strade fiancheggiate da filari di piante ornamentali; si seppe anche che costi occorrenti furono decisamente inferiori al previsto(.)".Ecco, caro lettore, perché quel terremoto non è politicamente corretto. Ma oltre a quello cui ho appena accennato: c'è ben altro.I lavori iniziarono immediatamente. Dopo aver assicurato gli attendamenti ela prima opera di assistenza, si provvide al tempestivo arrivo sul posto,con treni che avevano la precedenza assoluta di laterizi e di quant'altronecessario per la ricostruzioni. Furono incaricate numerose imprese ediliche prontamente conversero sul posto, con tutta l'attrezzatura. Lavorando su schemi di progetti standard si poté dare inizio alla costruzione di casette a pian terreno di due o tre stanze (1) anti-sismiche, particolarmente idonee a rischio. Contemporaneamente fu disposta anche la riparazione di migliaia di abitazioni ristrutturabili, in modo da riconsegnarle ai sinistrati prima dell'arrivo dell'inverno. Si evitava in questo modo che si verificasse quanto accaduto nel periodo pre-fascista e quanto accadrà, scandalosamente,nell'Italia post-fascista: la costruzione di baracche, così dette provvisorie, ma che sono, invece, di una provvisorietà illimitata.Sembra impossibile (data l'Italia di oggi): a soli tre mesi dal catastroficosisma, e precisamente il 28 ottobre 1930 - come a simboleggiare che condeterminati uomini i miracoli sono possibili - le prime case vennero consegnate alle popolazioni della Campania, della Lucania e delle Puglie.Furono costruite 3.746 case e riparate 5.190 abitazioni.Ma, caro lettore, che vivi in questa Italia di piena libertà, ascolta come Mussolini salutò il suo Ministro dei Lavori Pubblici al termine della suaopera:
"Eccellenza Di Crollalanza, lo Stato italiano La ringrazia non per aver ricostruito in pochi mesi perché era Suo preciso dovere, ma la ringrazia per aver fatto risparmiare all'erario 500 mila lire".

articolo tratto dal web

venerdì 2 ottobre 2009


MAROCCHINO prende a MORSI una 13enne


E' accaduto a Pisa (fonte "Il Tirreno" del 01.10), un marocchino di 35 anni con REGOLARE permesso ha prima insistentemente seguito la ragazzina, l'ha molestata e siccome lei si è opposta l'ha MORSA in viso. Fate voi, i commenti si sprecano e si cade in retorica, ma una domanda la possiamo fare a tutti coloro che definiscono le pretese di Forza Nuova come razziste e xenofobe, la vostra coscienza è apposto? Quando promuovete l'immigazione sapendo la mole dei reati ai danni dei cittadini più deboli come donne,anziani e bambini; non vi sentite un po' in colpa?!! Aspettate forse che accada qualcosa alle vostre famiglie per ricredervi ?