
Dalla INNSE alla BULLERI BREVETTI
Per la INNSE di Milano e la BULLERI BREVETTI di Cascina il copione è lo stesso,aziende sane e produttive in corso di smantellamento per mera speculazione. A Cascina 50 famiglie vivono sotto il giogo di un gruppo imprenditoriale che intende guadagnare non sul risultato di un processo produttivo, ma sulla pura e semplice compravendita dei macchinari, anche se questi macchinari rappresentano il pane per i 50 operai impiegati nell’azienda. FORZA NUOVA nell’esprimere solidarietà nei confronti degli operai coinvolti nella vicenda della BULLERI, pone l’accento sul processo di demolizione del proletariato italiano,processo iniziato con l’introduzione selvaggia di manodopera extracomunitaria che oltre a diminuire drasticamente i posti di lavoro ne ha peggiorato paurosamente le condizioni contrattuali. Dopo essersi visto sottrarre il lavoro dai lavoratori stranieri,il lavoratore italiano adesso si vede sottrarre anche i mezzi di lavoro là dove il lavoro c’è. Forse anche per merito dell’esposizione mediatica gli operai della INNSE sono riusciti a salvare il loro posto di lavoro; quale sarà la fine degli operai della BULLERI se nessuna telecamera a diffusione nazionale darà loro il risalto che meritano? FORZA NUOVA confida nel fatto che il Comune di Cascina,già prodigo nell’elargire fondi a sostegno di zingari ed extracomunitari vari, si farà carico del sostentamento di queste 50 famiglie e perorerà le causa degli operai della BULLERI BREVETTI usando al meglio il peso politico del quale dispone.
FORZA NUOVA Cascina